lunedì 31 maggio 2010

Caos...

Oggi è lunedi.
So che lo sapete anche voi.
Ma per me , è un giorno che da una bella carica. E' l'inizio della settimana, che ogni volta spero sia sempre più fruttuosa della passata.
Anche se questa volta...

Vi è mai capitato che si rompesse la vostra preziosa macchina da cucire, nel bel mezzo di un lavoretto importante?
Mi è successo stamattina.
Caos totale...
Portarla alla Necchi? Provare ad aggiustarla da me? ...
No, aspettare il mio personale Handy Manny (mio marito). Gli è bastato osservare il pezzetto che si era "sbrandellato", ossia fatto pezzi pezzi, per riparare subito tutto.
Quanto sono fortunata!

E comunque, in questi giorni, mi sto facendo anche delle esperienze da "tappezziere", visto che sto lavorando a due divani da rivestire totalmente.

Lavori che non mi attirano certo più di tanto, ma spero di poter rimanere soddisfatta (anche perchè uno dei due, è il mio).

Ecco cosa stavo cucendo stamattina, quando si è rotto un pezzo della Necchi: due sacchi in juta da adoperare per il pane, con interno in cotone.
Se guardate bene, e soprattutto se capite cos'è il lavoro centrale, noterete un bel ricamo fatto interamente a mano.

Sono i lavori di un'amica, che ha partecipato ad un corso per ricamo appunto, che come clou, ha organizzato una sorta di esposizione dei lavori realizzati dalle partecipanti.
Ma si dovevano inserire i ricami da qualche parte...e con la mia amica, abbiamo pensato a questa soluzione.

Una cosa importante: ringrazio chi ha commentato il giorno del mio compleanno.
Avevo postato il mattino verso le 7.30.
Ho rivisto il post nel tardo pomeriggio, e mi sono commossa. Non potevo fare altrimenti, trovando quasi 40 commenti.
E chi non lo sarebbe?

Quando circa 10 anni fa, mio marito ha deciso di avere Internet in casa, sono stata la prima a dirgli che sarebbe stata una cosa inutile, che personalmente non avrei mai usato.
Come sono ridotta?
Quasi internet dipendente, e come un cane con l'osso...guai chi me lo tocca.
Adesso ho il mio Blog, delle persone che sento spesso, una finestra sul mondo, e chissà cosa ancora.
So per certo che non potrei farne a meno.
Capisco che nella vita ci siano cose più importanti e di vitale importanza.

Qualcuno di voi poi, mi ha chiesto di postare la ricetta dei miei Muffin alla cannella e cioccolato;
prometto che domani la posterò, ma nell'altro mio blog.
In effetti ho sempre detto che cucino male, molto male. Ma questa è una ricetta così semplice, da poter fare bella figura con chiunque.
Peccato che proprio la prima volta ...non ho azzeccato i gusti di nessuno (e dico nessuno!), dei miei familiari.
Pensare che mi sono stati rifiutati anche dalla trituratutto (la mia bimba)!

Vi auguro una buona notte.
My lucky.

4 commenti:

  1. Che fortuna avere un marito aggiustatutto!
    I sacchetti di juta sono carinissimi... complimenti sia a te che alla tua amica!
    Anch'io, come te, ero molto diffidente rispetto ad Internet... sono stata costretta a metterlo per via delle numerose ricerche che mio figlio doveva fare per la scuola e adesso guai a chi me lo tocca!
    Baciotto
    Laura

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  2. bellissimi i sacchetti per il pane...molto raffinati!!!!
    anch'io ero diffidente verso il pc, ora ne sono dipendente!!!
    alex

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  3. Ciao carissima mi chiedevo dove fossi finita!Belli i sacchetti il ricamo sembra il modano ma è uno sfilato delle tue parti vero? domani sono vicino da te, se puoi fai un giretto anche nel pomeriggio, mi farebbe piacere darti un bacione concordo appieno per internet guai a stare senza le nostre casette virtuali baci Milena a.

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  4. Non solo internet è diventato indispensabile (ne so qualcosa in questo periodo che sto senza adsl), ma i blog sono diventati preziosi. Sono come piazze virtuali, dove incontri amiche, scambi quattro chiacchiere, ammiri lavori deliziosi, prendi spunti e ispirazioni. Quando a settembre scorso ho aperto il blog quasi mi vergognavo, pensavo "non mi si filerà mai nessuno"! E invece si è aperto un mondo che mi piace tanto. Hai cambiato header, Barbara? Mi piace anche questo. E i sacchetti sono un amore. Baci, Clara.

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